
L'incontro con la monaca Rosella. Ero di corsa, poco tempo, un ritaglio nella pausa pranzo e quindi sono arrivato nel Dojo senza pensare, cosi incontro all'ignoto.Non mi ero preparato, nessuna delle solite aspettative o strategie, solo una leggera inquietudine un filo di paura davanti al nuovo.La prima impressione è stata quella di essere di fronte a una persona sincera, una persona che non sta recitando una parte, che non ha secondi fini. Davanti a lei ho iniziato a parlare a raccontarmi. Ho condiviso ciò che in questi ultimi mesi mi frullava in mente: spunti, abbozzi di idee, impressioni, piccole intuizioni davanti a lei hanno miracolosamente preso forma e armonia. Rosella ha accolto tutto ciò, mi ha dato motivi di approfondimento e poi mi ha stupito invitandomi a considerare il fatto che in fondo noi non sappiamo nulla. Ho capito che ciò che credo di sapere, le convinzioni, le idee incrollabili sono dei paraocchi che impediscono di guardare la realtà.Questo concetto non mi suonava nuovo, a livello teorico avevo già sentito questi insegnamenti, ma davanti a lei e al mio raccontarmi li ho visti applicati sul vivo li ho "senentiti".Poi la sera dopo la meditazione e dopo altri interessanti discorsi fatti tra lei e noi frequentatori del Dojo, la riunione faticava a concludersi. Eravamo reticenti ad andarcene, era come se una forza misteriosa ci tenesse legati. E infatti davanti a un buon te che sanciva la fine dell'incontro di fronte all'ennesimo tentativo del gruppo di raccontarsi di creare un senso,Rossella ha condiviso con noi la sua storia, si è raccontata come raramente ho avuto il privilegio di ascoltare. Cosi senza rete, ne difese portando alla luce la materia piu sensibile e vulnerabile. E sono rimasto colpito dalla sua maturità psicologica, da quel coraggio che propio non mi contraddistingue, di riportare la responsabilità della sua vita su se stessa, ammettendo debolezze, errori paure ecc. Per me la cosa è stata enorme, l'ho ammirata sinceramente.L'ho sentita viva, pienamente presente più umana che mai. Un essere umano con il coraggio della sua umanità, un coraggio che vorrei avere anche io, da quanto lo inseguo!
Giorgio Girolomini