Pennabilli
(Montefeltro provincia di Rimini)Orientarsi Festival
Venerdì 20 Luglio 2012
Ci siamo dati appuntamento all'Orientarsi Festival a Pennabilli: siamo una ventina di persone del Dōjō, tra amici vecchi e nuovi e accompagnamo la Rev. Rosella Myōren, discepola del Maestro Taiten Guareschi.
La meditazione sotto gli alberi, col vento caldo e asciutto che spira forte, durante le ultime ore del pomeriggio, è notevolmente benefica, gradevole e piacevole. E' come poter accedere ad un lusso, un bene, un'eccedenza. Rosella M. siede sotto un albero, io le sono vicino. Le ho portato un tappetino, uno Zafu e una campana del Dōjō. Il vento trasporta i suoni, le voci e le parole del Sutra Hannya Shingyō. Al Giardino dei Frutti Dimenticati la conversazione verte sulla vita di Fudenji, del monastero e le regole monastiche.
Paolo, un amico di Ravenna, scrive :
"... ho vissuto un certo stato di quiete, cosa che in questo periodo è oro. Dopo il silenzio, Rosella ha adoperato il tono giusto, con poche cose, semplici. E' una persona che incanta non tanto per quello che dice, ma per come lo dice, per il sorriso disarmante, in ultima analisi per quello che emana."
Dal Giardino ci spostiamo al Roccione. Le persone si avvicinano, ci fermano, salutano Rosella Myōren, altre si aggiungono durante il cammino verso la punta più alta del paese. Le stradine sono strettissime, dei sentieri in mezzo alle case, piccole, con porte e finestre piccole. Arriviamo in cima passando per l'Orto dei Pensieri, sempre di Tonino Guerra. Molte persone sono già sedute e aspettano sorridenti. Florido ci introduce. Sediamo ancora per mezz'ora. Questa volta il vento è proprio forte, teso, a tratti manca del tutto, per poi riprendere più impetuoso. Siamo seduti all'ombra ma il sole è di fronte a noi e illumina la montagna, indorandola. Le preghiere tibetane, scritte su pezzetti di tessuto colorato, sferzate dal vento, sembrano un fuoco acceso che crepita vicino a noi. Questa volta siamo molti di più. Chi è seduto sulla roccia, chi sull'erba. Nel silenzio un campanile vicino segna il secondo quarto d'ora. Poi un altro campanile più lontano. Sono trascorsi trenta minuti e ora suono la campana del Dōjō. Rosella Myōren intona l'Hannya Shingyō, il Sutra Cuore della grande Perfetta Sapienza.
Massimo Panzavolta :
"Una giornata che è stata un'esperienza piena e ricca di risvolti. Sedersi a Pennabilli insieme, noi del Dojo, con Rosella, in silenzio, ascoltare la vita del mondo, la voce del vento e delle foglie, mi ha fatto capire quanto sia intimo Zazen. Quel pesantissimo imbarazzo della suoneria del mio cellulare ! Mi ha fatto stare male e capire quanto poco attento sono. Le toccanti, perfette parole di Rosella a risposta delle domande dei partecipanti sono state la chiusura più giusta alle due meditazioni. Grazie per questo regalo, questa giornata da ricordare."
Sabrina Silvegni:
"E' stata un'esperienza fantastica, c'era un'energia molto intensa, come da tantissimo non mi capitava di sentire. Ho provato anche un'empatia fortissima con Rosella, quando parla mi sento accolta e provo una tale gioia che si trasforma in commozione. Grazie a tutti voi per aver reso possibile tutto questo ancora una volta. Grazie anche al Maestro per aver lasciato venire Rosella, per me è stato un dono immenso."
Valeria Kiran Chiancone:
"Oggi sento forte il riflesso di apertura del mio cuore, e le vibrazioni che ho provato ieri stanno dando leggerezza al mio essere, e consapevolezza, stato d'animo che spero di portare avanti per molto ... Grazie a Rosella, grazie a tutti, ho trascorso un'altra bella esperienza. Non è facile tradurre "il sentire" in parole, sappiate che ho provato emozione e gioia."
"Oggi sento forte il riflesso di apertura del mio cuore, e le vibrazioni che ho provato ieri stanno dando leggerezza al mio essere, e consapevolezza, stato d'animo che spero di portare avanti per molto ... Grazie a Rosella, grazie a tutti, ho trascorso un'altra bella esperienza. Non è facile tradurre "il sentire" in parole, sappiate che ho provato emozione e gioia."
Paolo Lolli:
"L'esperienza di Pennabilli mi è parsa davvero significativa. L'infinita saggezza del Buddha ha fatto sì che per un contrattempo i monaci tibetani non siano potuti intervenire, lasciando campo libero a Rosella, che ha dato prova di essere all'altezza della situazione. La prima sensazione che è riuscita a trasmettere è stata quella di una rassicurante pacatezza, come se il risultato di anni di esperienza a Fudenji potessero esprimersi attraverso un solo gesto, uno sguardo.Sotto la sua guida, una cinquantina di persone ha potuto sedersi in Zazen in uno scenario naturale davvero particolare, in quanto ci trovavamo su uno spuntone di roccia, a contatto col cielo, abbracciati da un caldo vento di scirocco che trasformava in musica lo sventolio delle preghiere tibetane presenti sul luogo.
Terminato lo Zazen le persone hanno posto diverse domande a Rosella che con parole semplici e toccanti ha trovato la chiave necessaria per entrare nel cuore dei presenti.
La parola "Zen", che suona misteriosa a tanti, racchiude un concetto semplice e profondo: la generosità. Il sapersi continuamente rimettere in gioco e rinnovarsi quotidianamente, è forse la più alta forma di generosità, in quanto esclude automaticamente ogni forma di attaccamento.
La luminosità degli sguardi e l'entusiasmo manifestato dagli amici del Dojo, che si sono prodigati in diffusione di volantini e distribuzione di informazioni, è stata la conferma di un incontro inedito e sorprendente".
Yvette Shingetsu Galli:
"Partiamo da Rimini all'ultimo momento per problemi di lavoro, viaggiamo al caldo della mia Panda cercando di arrivare in tempo. Siamo io Valeria e Marcel e dopo un'ora di curve e fatica, come se l'avessimo dovuta fare a piedi tutta quella strada arriviamo nel Giardino. Hanno già iniziato. Ci avviciniamo in silenzio e sediamo.
Il calore se ne va e lascia il posto alla fresca ombra degli alberi. La fretta e l'ansia se ne vanno e il cuore si avvicina a Rosella. La sua presenza è tangibile, come se si potesse davvero toccare con le mani o con la pelle. La mente è rapita dall'attenzione che va verso di lei, leggera e totale, delicata ma assoluta. Solo il vento si permette di farci oscillare come rami e foglie. Il rispetto che sento sorgere in me è severo ma rassicurante. E' la Comunione. Poi Rosella si alza. Elisa la introduce. E quando Rosella parla vedo il suo abito lucente.
L'aria non potrebbe essere la stessa senza quella veste. Grazie ! E' stata una magia."
Il calore se ne va e lascia il posto alla fresca ombra degli alberi. La fretta e l'ansia se ne vanno e il cuore si avvicina a Rosella. La sua presenza è tangibile, come se si potesse davvero toccare con le mani o con la pelle. La mente è rapita dall'attenzione che va verso di lei, leggera e totale, delicata ma assoluta. Solo il vento si permette di farci oscillare come rami e foglie. Il rispetto che sento sorgere in me è severo ma rassicurante. E' la Comunione. Poi Rosella si alza. Elisa la introduce. E quando Rosella parla vedo il suo abito lucente.
L'aria non potrebbe essere la stessa senza quella veste. Grazie ! E' stata una magia."
Grazie a tutti coloro che l'hanno reso possibile, al Sindaco di Pennabilli, alle Associazioni e alla Pro-Loco e naturalmente all'ideatore e organizzatore principale, Florido Venturi.
Da parte di Elisabetta Myōkan Ferrari, responsabile del Dōjō Zen di Rimini, dagli amici del Centro Zen, un ringraziamento particolare al Rev. Maestro Taiten Guareschi e alla Rev. Rosella Myōren Giommetti.

