martedì 13 ottobre 2009

FORMA


"Un esempio. Se un occidentale saluta alla giapponese, per mantenere il suo equilibrio spesso sposta il baricentro, arretra il bacino.
Questa non è forma. FORMA richiede squilibrio, equilibrio dinamico, attività totale (zenki). Inclinarsi, squilibrarsi, perdersi, ritrovarsi.
Per liberarci da noi stessi, necessariamente ci squilibriamo.
Ogni equilibrio è solo apparentemente statico, è rinuncia al pensiero che sfrutta se stesso. Anche il senso dell’ego non è in definitiva un impedimento, ma un’energia non inferiore a quella che tiene unito l’atomo. Questa è la forma: quel che libera un’energia potentissima.
In termini buddhisti, è quello che si dice liberazione (vimoksha). In questa liberazione da noi stessi che è anche consumazione totale, autonomia ed eteronomia non si contrappongono, ma si coniugano liberandosi a vicenda. Tutto questo è estremamente attuale e assai importante dal punto di vista della formazione."

Brano estratto dall'intervista al M.F.Taiten Guareschi, pubblicata sul sito di Fudenji alla voce "Tradizione".