
Jung diceva che l’epoca moderna è caratterizzata da qualcosa che porta l’uomo alla scissione interiore, come se il nostro inconscio ripetesse costantemente: “Desidero questo. Voglio quello. E’ tutto ciò che voglio! Desidero lui. Voglio lei. Sento qualcosa bruciare dentro. Diventa un'ansia irrefrenabile. Mi porta in uno stato di totale agitazione. Ho fretta! Devo fare qualcosa … “
L’analisi della mente è stata di grande aiuto nel secolo scorso e ancora oggi ci spiega quanto siamo legati ai miti universali, di riferimento per lo studio dell’uomo. I sogni sono stati elementi per lo studio dell’intuizione e dei collegamenti della mente con la realtà.
Oggi possiamo dire di conoscere la “materia” di cui siamo fatti? Con l’aiuto della scienza abbiamo imparato che un pensiero è frutto di un contatto elettrico, e per esempio, che quando incontriamo una persona “Sia l'amigdala che la corteccia cingolata posteriore, si attivano: la prima, piccola struttura nel lobo temporale mediale, si attiva più da un punto di vista emotivo, sociale e culturale; la seconda si occupa invece delle valutazioni razionali ed economiche, e di assegnare un valore soggettivo alle ricompense.” (Università di New York, Elizabeth Phelps, studio pubblicato sulla rivista scientifica britannica "Nature Neuroscience”)
All’interno dell’ampia letteratura fondata sull’esperienza della meditazione, prodotta a seguito degli insegnamenti di Buddha Shakyamuni, fino ai nostri giorni, si racconta di come sia fatto l’uomo, della suddivisione delle sue parti, del loro funzionamento e di come l’insieme, unico e irripetibile, possa venirne a conoscenza.
“La Brama fa parte di quel nucleo centrale grazie al quale sono venuto al mondo.” (vedi l’iconografia di alcuni mandala in cui al centro è raffigurato un cerchio diviso in tre parti).
Il nucleo é formato di tre parti: la prima è IRA. La seconda è la BRAMA.
Il cerchio, in cui sono raffigurate le tre parti uguali, gira vorticosamente nella corsa della vita e nel movimento, come in una ruota, e le parti si sovrappongono, diventando una cosa sola.
La Brama non si deve spiegare, tutti la conoscono. Evitando di produrre giudizi su una funzione vitale, si può affermare che la Brama sia utile, utilizzandola ad esempio come energia da tradurre in un'azione. (Azione possibilmente non-egoica, che è il modo migliore di utilizzare e valorizzare le nostre risorse).
La Brama si può vedere facilmente perché la si può riconoscere nell'oggetto desiderato. L'oggetto desiderato è quasi sempre sovrastimato, e questo svela a noi stessi qualcosa di cui non sempre siamo consapevoli.
La Brama è costitutiva, è l’energia con la quale i vari pezzi che ci costituiscono sono stati incollati insieme. E’ indispensabile come la sete. Non ci possiamo dimenticare di bere. E per fortuna abbiamo sete. Così come la fame; così, per ognuno dei 6 organi di senso c’è una brama vitale corrispondente.
Tendenzialmente consideriamo la Brama una presenza negativa, che non ci appartiene, per il semplice fatto che non potendo “dominarla” rischiamo di diventarne inesorabilmente schiavi. Ecco il punto: mantenere un rapporto equilibrato, ma vivere appassionatamente, senza subire la pulsione primigenia, senza nemmeno troppo distacco, ma con consapevolezza, che significa vedere con chiarezza, contemplare la propria natura, confidare nella propria natura, che non è né buona né cattiva, in una parola “confessare” la propria brama, portarla in rilievo ed essere libero di conoscerla.
E. Myōkan Ferrari